Il dialogo con la luce e le trasparenza era l’obiettivo, un edificio di acciaio e vetro che dialogasse con la città e ne traesse dalle sue visuali la sua forza.
Le proporzioni sono dettate dalla morfologia dell’area e dall’ambizione di essere parte integrante dello skyline, l’orientamento è suggerito dalla bioclimatica essendo l’involucro completamente vetrato, si sviluppa secondo l’orientamento dell’asse nord sud e la sua copertura è disegnata per catturare il massimo dell’irraggiamento solare a quello scopo destinata d accogliere pannelli fotovoltaici.
La parte alta dell’edificio è protetta da brise soleil orientati per captare il massimo della luminosità nei mesi invernali e per proteggersi dall’eccessiva esposizione nei mesi estivi.
Vetri selettivi, permettono di captare la massima luminosità impedendo la penetrazione ai raggi solari responsabili del surriscaldamento interno. All’interno l’arredo è minimo, trasparente al massimo, bianco quando non può essere altrimenti, tutto è proiettato sul fuori, tra il vedere attraverso e tra il percepire il diaframma tra il dentro e il fuori come un limite estendibile, il piano terra nei mesi caldi è concepito per aprirsi all’esterno e l’allestimento degli esterni e concepito come propaggine e gemmazione degli interni stessi.
La trasparenza, la luce e lo spazio che ne viene generato sono il carattere di questo edificio, ad esaltare queste spazialità è l’inserimento delle pareti vegetate, a rivestire sui tre piani e sui quattro lati, il volume degli spazi di servizio, un giardino verticale che si sviluppa su di una superficie di circa 100 mq con piante del sottobosco della foresta tropicale che amano vivere negli interni, la loro alimentazione è concepita secondo i principi della fertirrigazione.
La presenza di questo manto verde verticale unisce all’evidente confort visivo il vantaggio di un vero e proprio laboratorio di bioraffinazione e umidificazione dell’aria degli interni.
Gli spazi destinati alla preparazione dei cibi sono anch’essi permeabili alle visuali esterne, dando modo secondo i dettami dello show food di partecipare alla creazione degli stessi.